Pace

"Vedevo la voglia di trasformare l'esistenza in un'eterna festa, di semplificarla, di ridurre le profondità umane a una bottiglia vuota, di prendere l'angelo della morte per i capelli e dipingerlo con colori ridicoli, trasformando la sua figura fatale in quella di un clown. Ripensavo a tutti quelli che avevo visto morire nel nome della pace, e mi convincevo che questo tipo di pace non meritava di esistere: meglio il macello che avevo conosciuto, dove almeno sapevamo qual'era la faccia del nermico e non potevamo sbagliarci, e tutto era semplice proprio come una pallottola".

Nicolai Lilin - Il respiro del buio - Casa editrice Einaudi - ed.2011

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